COS’È E COME AFFRONTARE L’ANSIA

Per sapere come affrontare l’ansia iniziamo a vedere come si forma e come riconoscerla.

affrontare l'ansiaL’ansia deriva da una situazione di conflitto. Può essere un conflitto tra come vorremmo essere e tra come dovremmo essere. Può derivare da un conflitto tra le risorse che ci servono per affrontare una situazione e quelle che sentiamo di avere a disposizione. La sentiamo come paura e spesso la sentiamo nello stomaco o nella pancia.

L’ansia è naturale, la sperimentiamo tutti. Essa deriva dai condizionamenti che abbiamo vissuto nell’infanzia. Il neonato, e il bambino poi, dipende dai genitori e dagli adulti per la propria regolazione e sopravvivenza. È nella natura delle cose che i genitori non possano essere sempre presenti e perfettamente responsivi verso i bisogni del bambino; sono esseri umani.

Ma il bambino non lo sa, e quando si imbatte in risposte non confacenti ai suoi desideri prova dolore. Per evitare questo dolore semplicemente sopprime i comportamenti, le emozioni che non trovano risposta nel suo ambiente. Formiamo così un insieme di comportamenti, pensieri ed emozioni che ci servono per adattarci al nostro specifico ambiente. Questo insieme di cose non sono sempre disponibili alla nostra consapevolezza. Si trovano nell’inconscio e agiscono in modo automatico. Si forma un insieme di idee su ciò che è giusto e su ciò che è sbagliato, su ciò che va bene e ciò che non va bene, su ciò che devo e che non devo fare.

I genitori, le figure adulte che incontriamo nell’infanzia, vengono interiorizzate. I “si fa” e i “non si fa” diventano delle norme interne.

Ovviamente questo meccanismo non solo è inevitabile, ma anche necessario. Non potremmo sopravvivere se non imparassimo limiti e confini. Il problema è che il mantenimento di questi limiti, creati da un bambino e per la realtà di un bambino, si mostrano con tutta la loro realtà dolorosa nel momento in cui ci confrontiamo col nostro essere adulti. Tutte quelle parti di noi che abbiamo soppresso per evitare il dolore spingono, premono per emergere. Il condizionamento che abbiamo ricevuto, le norme interiorizzate schiacciano per ricacciarle nel profondo. Il risultato di questi movimenti interni e inconsapevoli è l’ansia. L’ansia può prendere la forma della vergogna, del senso di colpa.

L’ansia è il risultato del Grande Tradimento: per assecondare le norme interiorizzate devo tradire me stesso. Il dolore e l’ansia che proviamo è il risultato di questo tradimento.

Quando l’ambiente, interno ed esterno, ci rimanda a questo insieme di norme interiorizzate, agiamo con una risposta automatica, tendente alla risposta di attacco o fuga.

Ora abbiamo visto come si forma. Ma come affrontare l’ansia ?

affrontare l'ansiaInnanzitutto è necessario imparare ad osservare questo processo nel momento in cui si manifesta. Interiormente si crea un circolo, dove queste norme interiorizzate attaccano il nostro ego usando aggressività o manipolazioni. È una sorta di dialogo interno in cui le nostre norme interiorizzate giudicano il nostro comportamento, e noi reagiamo, dando ulteriore forza alle norme.

È quindi fondamentale imparare a riconoscere la voce del “Giudice Interiore” e la risposta automatica dell’ego. Quando inizio a riconoscere questo circolo di azione/reazione, posso imparare a non identificarmi né col giudice né con l’ego e imparare ad osservare la situazione da una posizione neutra. Questa “posizione neutra” è la capacità di presenza a se stessi e ai propri comportamenti. Non ha giudizio, non ha reattività. Osserva, senza negare o sopprimere.

Le norme interiorizzate non esistono per farci del male. Hanno lo scopo di mantenere uno status quo, di ostacolare il cambiamento. Servono a darci limiti e confini entro cui sentirci sicuri e a fornirci un senso di identità. Tutto ciò è a volte molto utile, ma altrettanto spesso è limitante, perché ci costringe al Grande Tradimento.

Per imparare ad affrontare l’ansia è fondamentale rendersi conto di tutto ciò. Rendersi conto che spesso le nostre credenze sono illusorie e derivano da un passato che non è più adeguato a spiegare il tempo presente.

Affrontare l’ansia richiede il coraggio di mettersi in gioco di comprenderne l’origine e imparare ad osservarla.

Come affrontare l’ansia quindi? Imparare a esercitare la presenza per accorgersi del circuito di schemi automatici è relativamente semplice, ma credo che il confronto con gli altri sia imprescindibile, perché ci consente di avere uno specchio meno illusorio in cui guardarci.

Esiste un percorso dedicato alla scoperta di questa dinamica, guidato da un eccellente conduttore, che nella mia esperienza si sta rivelando molto importante.

Se vuoi saperne di più contattami!

RIFERIMENTI AL PERCORSO CONOSCERE IL GIUDICE INTERIORE

Villaggio Globale di Bagni di Lucca

Integral Being Institute di Asola

Centro Osho di Miasto

About anna_sari

Anna Sari, psicologa

2 Comments

  1. Maria Cristina Miragoli

    Molto bello questo articolo! Portare l’attenzione al qui è ora non al passato o al futuro, grazie

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