CRISI ESISTENZIALE: COME SUPERARLA IN 7 PASSI

superare una crisi esistenzialeA tutti è capitato di sentirsi in crisi, almeno una volta nella vita. A volte la crisi è circoscritta a un ambito (crisi lavorativa, crisi di coppia), a volte abbraccia l’intero significato che diamo alla nostra esistenza. Ci svegliamo al mattino di umore nero, non troviamo più il senso delle nostre azioni, delle nostre relazioni, a volte della vita stessa. A volte partiamo col rimettere in discussione un aspetto della nostra vita, cambiamo città, cambiamo lavoro o cambiamo partner e poi ci ritroviamo davanti allo specchio e guardandoci abbiamo la sensazione di non riconoscere la persona che vediamo riflessa… siamo in crisi!

Come superare una crisi esistenziale?

  1. Riconoscere la crisi: ovviamente il primo passo da compiere per superare una crisi esistenziale è quello di riconoscere onestamente che si sta affrontando un periodo di crisi. A volte ci nascondiamo la verità, confortandoci con espressioni come “passerà”. Si, è vero, passerà, ma passerà portandoci a una trasformazione solo se riconosceremo cosa ci sta succedendo e avremo il coraggio di affrontarlo.
  2. Essere gentili e comprensivi verso noi stessi: spesso nelle situazioni di crisi tendiamo a sentirci in colpa. Un po’ per le circostanze che hanno generato la crisi, un po’ per il fatto di provare emozioni e sentimenti negativi. Se è vero che riconoscere le proprie responsabilità è un passo importante, è vero che colpevolizzarsi non lo è, soprattutto se ci sentiamo in colpa per il fatto di essere in crisi! Quindi impariamo a guardare a noi stessi che affrontiamo la crisi con uno sguardo amorevole, accettandoci e comprendendoci, perché la crisi e la trasformazione fanno parte della vita e noi ne seguiamo semplicemente il corso.
  3. Riconoscere gli ambiti in cui la crisi si manifesta: è nelle emozioni e nei sentimenti che proviamo? Nei pensieri che facciamo riguardo a noi stessi e al modo di affrontare la vita? Nei comportamenti che abbiamo al lavoro o con la famiglia e gli amici? E’ nel corpo? Abbiamo dei disturbi che ci segnalano qualcosa che non va? Probabilmente in una crisi esistenziale troviamo coinvolti diversi di questi aspetti. Prenderne coscienza è un aspetto importantissimo per uscire dalla crisi trasformati.
  4. Riconoscere l’origine della crisi: quali aspetti della nostra vita stiamo mettendo in discussione? In quale ambito non ci troviamo a nostro agio? Quali sono i valori che stiamo tradendo o quali quelli in cui non ci riconosciamo più?
  5. Riconoscere la propria responsabilità: nella vita ci sono molte cose che non dipendono da noi, ma, fortunatamente, molte altre sì. Se ci troviamo a vivere una relazione che non ci soddisfa o abbiamo un lavoro che ci allontana dai nostri valori, o crediamo di vivere in una società ingiusta, chiediamoci che responsabilità abbiamo in prima persona nel mantenimento della situazione. A volte la scelta definitiva sarà dare un taglio netto alla situazione, a volte capiremo che dobbiamo cambiare qualcosa nel nostro atteggiamento. Qualunque sia la strategia che decideremo di seguire, aver compreso la nostra responsabilità diminuirà la probabilità di ricommettere lo stesso errore in futuro. A volte dovremo anche chiedere scusa, e magari fare ammenda. Ma questo ci renderà più forti. Solo chi non fa, non sbaglia.
  6. Sublimare l’energia: a seconda delle circostanze, ci sono diverse attività che possono essere praticate per superare una crisi esistenziale, che per la loro specificità, facilitano il contatto profondo con noi stessi e quindi una migliore elaborazione della situazione. Attività fisiche come lo yoga, o i cammini, la meditazione (o la sua versione “occidentale”, la Mindfulness), attività creative quali il dipingere o il suonare, terapie psicologiche o psicofisiche, possono essere uno strumento utile ad affrontare una crisi esistenziale
  7. Agire con consapevolezza: ora che ci siamo guardati dentro con attenzione e accettazione non ci resta che portare questa maggiore consapevolezza nella nostra vita: che sia un diverso atteggiamento nel lavoro, o nelle relazioni, o scelte di un maggior impegno sociale o qualunque ambito abbia coinvolto la crisi esistenziale i nostri comportamenti dovranno essere consoni ai significati che stiamo dando alla nostra esistenza e ai valori che vogliamo perseguire.

Nell’affrontare una crisi esistenziale dobbiamo anche stare attenti a dei pericoli. Già Jung considerava il processo con cui la personalità affronta i suoi nodi irrisolti e si sviluppa (processo chiamato individuazione) irto di ostacoli. Questi sono:

  • Rimanere rigidamente arroccati nelle proprie convinzioni
  • Lasciarsi affascinare dal nuovo e perdersi in esso
  • Identificarsi con figure di potere che si presentano come “sacerdoti del nuovo” per fini egoistici

Credo che per superare una crisi esistenziale si debba prestare attenzione anche a non cadere in queste trappole, soprattutto perché la crisi porta con sé una maggiore vulnerabilità ed è facile in queste situazioni lasciarsi affascinare da strade non sempre del tutto chiare o costruttive.

In realtà la crisi è l’anticamera di una trasformazione profonda, di un’evoluzione. La crisi ci indica che la nostra coscienza ha bisogno di espandersi per poi consolidarsi a un livello più elevato. Affrontare la crisi consapevoli che ciò che si ha davanti è, si, una tempesta, ma che se la si affronta con coraggio e apertura al cambiamento ci porterà ad approdare a nuovi e interessanti porti, dove prendersi il giusto tempo per consolidare la trasformazione avvenuta.

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BIBLIOGRAFIA

Soldati, M. (2007). Corpo e cambiamento. Tecniche Nuove

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Anna Sari, psicologa

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