HO UN DUBBIO! E ADESSO, CHE FACCIO?

significato del dubbioIl dubbio fa parte dell’esperienza personale di ciascuno. Dalle cose più banali a quelle centrali per il senso della nostra esistenza. La saggezza popolare sottolinea le varie sfumature di significato che il dubbio può assumere, mostrandoci sia la parte “luminosa”, contenente un potenziale di crescita, sia quella “oscura”, capace di bloccarci e spingerci lontano dalla ricerca del nostro percorso.

Questo rischio è ben evidenziato dal meccanismo che si instaura nel disturbo ossessivo-compulsivo, caratterizzato dalla presenza di pensieri intrusivi (le ossessioni) e da comportamenti ripetitivi (le compulsioni). Queste ultime possono assumere la forma del rituale e sono volte a contenere l’ansia generata dalle ossessioni, attraverso un’esperienza irreale di controllo. Per esemplificare in modo estremo questo processo possiamo immaginare una catena infinita di pensieri di questo tipo: “sto impazzendo? No, non è possibile! E se fosse vero?” a cui spesso si accompagna la creazione di un rituale volto a scacciare questa paura. Questo esempio mostra il lato distruttivo del dubbio, quello capace di incidere negativamente e a volte in modo davvero deleterio, nella nostra vita. Il disturbo ossessivo-compulsivo allontana la persona che ne soffre da una situazione di equilibrio, espressa da questa affermazione di Bertrand Russell:

Non si dovrebbe mai esser certi di niente, perché nulla merita certezza, e così si dovrebbe sempre mantenere nelle proprie convinzioni un elemento di dubbio, e si dovrebbe essere in grado di agire con vigore malgrado il dubbio”.

Ma il dubbio in sé è un fenomeno non solo normale, ma anche sano, dato che è l’espressione stessa della nostra capacità di pensiero.

Del resto è possibile provare anche la sensazione opposta, quella della certezza, dell’incrollabile fede che mai potrà vacillare. Ci sono diversi livelli e piani a cui ci si può riferire, in questo momento mi rivolgo alla certezza che deriva da un sentire interno, a un’esperienza quasi di “corpo”.

A questo punto si potrebbe essere tentati dalla facile soluzione: il dubbio è della testa, la certezza è del cuore. Ma fortunatamente, l’essere umano è entrambe le cose, e allo stesso tempo, non può fare a meno di cercare il proprio equilibrio da sé; la risposta preconfezionata, che ci esonera dall’impegnarci in prima persona a… risolvere i nostri dubbi, semplicemente, non esiste.

Il dubbio non è confortevole. Il sorgere di un dubbio ci spinge ad interrogarci, a impegnarci per aumentare la nostra consapevolezza. Questo è il valore positivo del dubbio. Quando una certezza, un “sentire”, viene messo in dubbio, abbiamo l’opportunità di esplorare noi stessi, di aumentare la nostra consapevolezza, di interrogarci sul “luogo” da cui arriva la certezza e dove ci sta portando. Ci offre l’opportunità di valutare, parafrasando Kant, se ci stiamo ponendo la domanda corretta, prima ancora dell’esattezza della risposta.

Anche da un punto di vista intellettuale il dubbio ha un immenso valore, perché il processo di messa in discussione è fondamentale anche per una crescita da questo punto di vista. Cartesio affermava che

Se vuoi diventare un vero cercatore della verità, almeno una volta nella tua vita devi dubitare, il più profondamente possibile, di tutte le cose

concetto che sta alla base del progresso scientifico moderno.

Un detto popolare recita: “Quando c’è il minimo dubbio, non ci sono dubbi”. Esiste sicuramente un fondo di verità in queste parole, perché a volte il dubbio ha proprio il valore di segnale, a indicarci che le scelte che stiamo facendo sono sbagliate, sono contrarie alla verità del nostro sentire.

Del resto Buddha afferma: “Dubita di tutto. Trova la tua propria luce”, rendendo il dubbio elemento essenziale del processo di ricerca.

Come dicevo prima, è proprio il fatto che non esistano risposte preconfezionate, a rendere il dubbio un potente stimolo all’aumento della consapevolezza di sé e a renderlo quindi, secondo il mio modo di vedere, un importante strumento di crescita personale.

Il dubbio è una passerella che trema fra l’errore e la verità.” Questa frase di Gesualdo Bufalino offre un’immagine di quanto detto finora. Da quale lato della passerella volgere è una responsabilità nelle nostre mani.

BIBLIOGRAFIA

Galeazzi A.,Meazzini P.(2004) “Mente e comportamento. Trattato italiano di psicoterapia cognitivo-comportamentale” Giunti Ed.

http://www.stateofmind.it/2014/07/psicoterapia-cognitiva-beneficio-dubbio/

http://aforisticamente.com/2014/12/09/frasi-citazioni-e-aforismi-sul-dubbio/

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Anna Sari, psicologa

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