MI SCOPPIA LO STRESS!

3 cose da fare per ridurre lo stressTi svegli al mattino e già non vedi l’ora di tornare a letto? Hai l’impressione che gli impegni della giornata ti travolgeranno senza lasciarti un attimo di respiro? Soffri spesso di mal di testa? Difficoltà digestive? Tensione muscolare? Difficoltà ad addormentarti? Stanchezza? Disturbi intestinali? Ti scoppia lo stress! Ecco 3 cose da fare per ridurre lo stress.

  1. Impara a gestire il tempo. Spesso abbiamo la sensazione di non avere tempo. Questo perché non siamo capaci di far fruttare quello a nostra disposizione. A questo scopo possiamo usare un piccolo e semplice strumento. La matrice Urgenza/Importanza ti permette di ordinare le tue attività per livello di importanza.  Potrai così dedicare tempo ed energia ad alcune, e meno o nulla ad altre. La matrice prevede due variabili: urgenza e importanza. La matrice si compone quindi di 4 quadranti che descriviamo.matrice Urgenza Importanza

    1. Delega: Urgente, ma non importante. Questa attività deve essere svolta nel breve tempo (spesso per richieste di altri). Tuttavia non è particolarmente importante per te. E’ probabile che molte attività in questo quadrante derivino dall’aver detto “si” a richieste altrui quando sarebbe stato meglio dire “no” (a un collega, al partner, ai figli..) (Clicca qui per approfondire il “diritto a dire no”). Troppe attività in questo quadrante ti obbligheranno a badare ad urgenze non determinanti, magari di altri, e a trascurare le attività realmente importanti e funzionali per te.
    2. Emergenza: Urgente ed importante. Qui non hai scelta, l’attività è urgente ed importante. Devi attivarti e correre come una locomotiva (progetti in scadenza, eventi critici, opportunità da cogliere, ecc…). Ferma tutto il resto e dedicati a queste. Troppe attività in questo quadrante ti terranno sempre in emergenza. Non sarai tu a gestire le tue attività, ma questi impegni critici a determinare il tuo tempo e le tue giornate. Se dopo un periodo di “rodaggio” nell’organizzazione del tempo, questa casella non riesce a svuotarsi un po’, probabilmente è bene riflettere sul perché ciò accade.
    3. Miglioramento: Non urgente, ma importante. Qui risiede il maggior margine di opportunità: attività molto importanti per te, su cui non vi sono scadenze o urgenze specifiche. Ciò significa che puoi pianificarle per tempo ed in modo efficace. Più attività ricadono in questo quadrante e maggiore potrà essere la tua qualità di vita e di lavoro. Potrai organizzare le energie nel tempo, al fine di raggiungere gli obiettivi così come pianificato a monte.
    4. Spreco: Non urgente e non importante. Queste attività puoi valutare di eliminarle del tutto, al massimo delegarle ad altri, visto che non sono per te importanti, né hanno specifiche urgenze di essere svolte. Avere attività in questo quadrante significa, di fatto, sprecare il tuo tempo e sottrarlo ad attività più funzionali ai tuoi progetti.
  2. Impara a riconoscere le tue emozioni. A volte diamo per scontata la capacità di conoscerci e riconoscere i segnali che il corpo ci manda. In realtà, se fosse così semplice e scontato, non ci troveremmo in una situazione di stress. Spesso più che la situazione oggettiva è la nostra modalità di reagire e affrontare la situazione che determinano il carico di stress. Purtroppo nella nostra società gli aspetti di interiorità sono trascurati. Dobbiamo quindi farci carico in prima persona di come imparare a riconoscere e gestire le emozioni che ci animano. Spesso pensiamo che una situazione sia pericolosa perché ci fa paura: è come se un’emozione interna diventasse qualcosa di oggettivo e di esterno. In realtà le emozioni sono stati transitori che attengono a noi, a come siamo fatti, al nostro passato, al movimento interno di neurotrasmettitori e ormoni, più che alla situazione in sé (ovviamente questo non vale se siamo davanti a una tigre dai denti a sciabola… ma immagino che questo non sia il principale motivo della vostra paura!). Imparare a riconoscere e gestire le emozioni richiede di imparare ad ascoltarsi. Infatti ogni emozione si manifesta nel corpo in modo caratteristico, alterando il respiro, portando calore o freddo in alcune parti del corpo, facendoci sentire “stretti” o “spaziosi” (“mi si stringe la gola”, “mi si allarga il cuore”). Portare consapevolezza a questi segnali è all’inizio un allenamento e piano piano diventa un’abitudine. Ovviamente l’aiuto di un professionista capace di aiutare ad esplorare questi aspetti può essere d’aiuto.

  3. Impara a calmare i tuoi pensieri. Tra emozioni, pensieri e comportamenti c’è una relazione circolare: sono in grado di alimentarsi a vicenda. Per questo imparare a calmare i pensieri è fondamentale per spezzare il circolo vizioso. La nostra mente genera pensieri in continuazione. In realtà solo pochi di essi ci sono realmente utili ad affrontare i nostri problemi, ma nonostante ciò tendiamo a inseguirli tutti. Ti propongo un semplice esercizio: prova a sederti tenendo la schiena dritta, ma non rigida, cercando di tenere il resto del corpo rilassato. Chiudi gli occhi e porta la tua attenzione al respiro, all’aria che entra e che esce dal naso. Inevitabilmente qualche pensiero catturerà la tua attenzione e ti distrarrà dal respiro. Quando ti accorgi di esserti distratto, riporta l’attenzione al respiro, con consapevolezza e senza giudicarti. Prova a ripetere questo esercizio tutti i giorni per due o tre settimane. Vedrai che col tempo la tua capacità di ascoltare il respiro e di lasciare andare i pensieri migliorerà. Questo semplice esercizio può essere ampliato e approfondito con una pratica che si chiama Mindfulness, che può essere sperimentata in modo guidato presso il mio studio o nei gruppi.

Queste tre semplici cose sono in grado di ridurre lo stress e i suoi nocivi effetti collaterali. Ci vuole un po’ di impegno e costanza, ma i risultati premieranno gli sforzi.

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Anna Sari, psicologa

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